martedì 28 luglio 2009

ZEROMONEY: LA SOLUZIONE PER ELIMINARE LA MONETA E VIVERE GRATIS





PREMESSA


Il mondo è regolato dalla matematica, dai numeri, dalle quantità. Tutto viene misurato, quantificato da orologi (il tempo), computer (database, SW di calcolo…), bilance (peso), unità metriche (distanze, altezze, volumi…)…


Fanno parte della nostra vita frasi del tipo:

Quanta pasta devo cucinare?

Quanti giorni abbiamo di ferie?

Quanto impiega l’aereo Napoli-Berlino?

Che formato devo usare per stampare una relazione?

Quante camicie devo stirare?

Quanti figli hai?

Devo dimagrire 5Kg.

Dovrei fare un pieno di benzina.

Fumo 40 sigarette al giorno.


Se ci facciamo caso, le quantità gestiscono la nostra vita, quasi come se avessero la supremazia su di essa. Senza rendercene conto, non siamo liberi. Tutto è scandito da unità di misura e anche se non usiamo i numeri, usiamo parole come troppo, poco, molto, aggettivi che comunque quantificano, anche se approssimativamente, i nostri ritmi vitali.


PROBLEMA:


IL DENARO, IL PEGGIOR PROBLEMA PER LA MASSA

Ma il problema che più affligge il mondo civile, è il denaro, la sua quantità. I soldi posseduti sembra ai più, che siano sempre troppo pochi.

Quanto costa?

Quanto ho speso?

Dovrei guadagnare di più.

Un cliente non mi ha ancora pagato.


ANNULLARE IL CONCETTO DI QUANTITA’

Annullare il concetto di quantità presume una scelta drastica individuale e/o collettiva. Decidere di cuocere la pasta senza pesarla può essere una rivoluzione nelle proprie abitudini che potrebbe dare una sensazione di libertà, ma i pacchi di pasta saranno sempre venduti a peso e quindi ci resterà sempre un riferimento di confronto tra la confezione stessa e la quantità di pasta che afferriamo prima di gettarla in pentola.


ANNULLARE IL DENARO

Diverso è invece il voler decidere di annullare il concetto di quantità del denaro.

In una collettività del mondo civile, il denaro è l’unico mezzo di scambio che ci consente di acquistare beni di prima necessità, vestirci, abitare, divertirci con un cinema, una vacanza…

Ogni bene e servizio hanno un proprio valore monetario, un loro prezzo.

E’ possibile annullare il denaro?


CARTESIO: “Cogito ergo sum”.

L’insegnamento di Cartesio, l’approfondimento del dubbio, la possibilità di poter almeno pensare di mettere in discussione la realtà, lo scetticismo metodologico è il punto di partenza per trovare una strada (almeno fare breccia) affinchè venga risolto il concetto del denaro.


DEFINIZIONE DEL PROBLEMA


PROBLEMATICHE DEL DENARO

Di seguito alcuni svantaggi della moneta

è falsificabile

è strumento per il signoraggio

è estorcibile

non ha un valore effettivo perchè stampabile in quantità illimitate senza essere più ricambiata dall’effettiva quantità di oro

è strumento di corruzione e concussione

in grosse quantità deve essere depositata in banca

è oggetto di furto

senza produrre è strumento di rendita (“non lavoro ma ho fatto un investimento che mi fa fare soldi”)


CRISI ECONOMICA, RECESSIONE

Il sistema economico internazionale è andato in tilt. Gli USA come sempre, fanno da apripista e tra il 2008 e il 2009 abbiamo assistito a crack bancari internazionali per una combinazione di operazioni infelici come l’erogazione di mutui con una certa nonchalance, finanziamenti a base di derivati, saturazione del mercato immobiliare (la cosiddetta bolla immobiliare).

Chi ci rimette, sono i consumatori, la gente comune che stringe la cinghia, rinuncia ad una parte dello stile di vita condotto fino a un certo punto della propria esistenza e tollera, s’incazza, si deprime.


RACCOLTA DATI ESISTENTI


ALCUNE SOLUZIONI PER CONTRASTARE LA MONETA

Baratto

Primordiale forma di scambio commerciale in cui il valore dei beni scambiati sono pressappoco equivalenti.

Monete complementari

Affiancano il denaro ufficiale.

Banca del tempo

La condivisione del tempo anche disinteressatamente, come valore per lo scambio di servizi.

CES (Community Exchange System)

Comunità o singoli che si riconoscono in rete in cui utilizzano dei bonus di scambio per i propri beni e servizi prodotti (www.ces.org.za).

Icemoney (moneta di ghiaccio)

Moneta a scadenza per scoraggiare la capitalizzazione di essa e quindi la rendita.



ALCUNE SOLUZIONI CHE CONTRASTANO LA CRISI ECONOMICA

Microcredito

“Il microcredito è uno strumento di sviluppo economicoche permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione.” (da http://it.wikipedia.org/wiki/Microcredito)

Decrescita felice

Movimento che sviluppa conoscenze per la riduzione dei consumi e l’autonomia individuale (v. http://www.decrescitafelice.it)

Kibbutz

Trattasi di comunità in Israele dove non circola denaro, ma vive di sussistenza grazie alla collaborazione di tipo cooperativo, dei volontari che lo abitano. L’incasso derivante dalla produzione di beni e servizi viene utilizzato per reinvestirlo in tecnologie per migliorare la produzione.

Mutuo sostegno e rete globale del baratto

Soluzioni adottate in Argentina durante la crisi economica del 2001 per la produzione e la distribuzione del pane, dei mattoni, per l’assistenza ai bisognosi ecc. Attraverso lo stesso meccanismo di sostegno reciproco venne pure a costituirsi laRete Globale del Baratto che favoriva lo scambio di merci e di servizi attraverso l’utilizzo una moneta alternativa denominata “credito”. (fonte: http://ita.anarchopedia.org/Moneta_alternativa)


Altre soluzioni:

Outlet

Energie alternative

GAS (Gruppi di Acquisto Solidale)


ANALISI DEI DATI ESISTENTI:


Di tutta l’analisi fatta, nessuna delle soluzioni sopra citate elimina del tutto il problema del denaro.

Tutte sono vincolate ad un sistema monetario o comunque di scambio che quantificano il valore del bene.

Per poter pensare all’eliminazione totale del denaro, occorre fare alcune considerazioni realistiche.


DONAZIONI

Bisogna ammettere che esiste una parte di persone generosa, intenta a fare donazioni libere.

Esistono generosi visibili ed invisibili. I  primi effettuano paradossalmente donazioni per interesse: per scaricare le quote dalla propria dichiarazione dei redditi o per comprare l’intelletto altrui per fini politici/economici (esperti di disinformazione come li definirebbe il filosofo Guy Debord). I secondi sono quelli che nella maniera più disinteressata ed anonima, elargiscono denaro per giuste cause.


FILE-SHARING

Con l’avvento di internet si è assistito inoltre ad un fenomeno di donazione disinteressata dei cosiddetti pirati della rete

Software, giochi, ricerche e tesi di laurea, ebook, musica, film e quant’altro, sono messi a disposizione gratuitamente per gli utenti della rete.


QUINDI, LA GENEROSITà ESISTE

Quanto detto sopra fa quindi intendere che sul pianeta esistono persone che condividono disinteressatamente energie intellettive, beni, servizi utili alla collettività.


L’IDEA:


Immaginiamo. Solo immaginando possiamo varcare i vincoli del reale. Riprendiamo il metodo cartesiano, quello di mettere in discussione la realtà. La realtà ci incute a credere che abbiamo bisogno del denaro per poter vivere. Ma se scomponiamo i nostri bisogni, ci rendiamo conto che molti di essi sono artefatti, limitati a condizioni di status sociale, condizionati dalla società dello spettacolo che ci spinge a desiderare qualcosa di cui non sapevamo nemmeno potessimo sentirne la necessità: poco è indispensabile per vivere. Se immaginassimo l’intera umanità produttiva, in grado cioè di saper fare qualcosa, saper produrre un bene o un servizio e se immaginassimo che tutti fossero generosi, non ci sarebbe bisogno di denaro. Chiunque condividerebbe la propria attività produttiva con tutti.

Ma ciò forse sarebbe impossibile. Ci sono persone incapaci di lavorare se non al loro “progetto” di ozio e nullafacenza. Ma se il denaro venisse eliminato, sarebbero però costrette ad industriarsi per sopravvivere. Sembra un paradosso: annullare i soldi per vivere. Ma non lo è, pensandoci.

Finanche chi ha sempre vissuto di rendita, sarebbe costretto a produrre qualcosa. Chi abituato a percepire tangenti e mazzette. Chi attaccato alla poltrona per uno stipendio da statale.

La vera ricchezza dell’individuo si misurerebbe solo dalla quantità e qualità del lavoro prodotto e sarebbe ai vertici alti di una gerarchia di un’organizzazione che potrebbe essere nominata “Io Gratiss”.


IO GRATISS

E’ una comunità estesa a macchia di leopardo sull’intero pianeta. Persone che quando si intercettano possono chiedersi a vicenda beni e servizi gratuitamente. Perché condividono i loro beni.

NON è una forma di baratto. Il baratto è quando ci si scambiano beni di equivalente valore concordato tra le parti.

Io gratiss è un sistema libero di condivisione dove nulla si chiede in cambio per via diretta: tutto è a disposizione di tutti. Unico vincolo per essere membro è dichiararsi disponibile al progetto ed enunciare tutte le capacità e attitudini produttive e professionali.


LO ZEROMONEY

I membri si riconoscono attraverso un simbolo, lo Zeromoney.

Lo Zeromoney può presentarsi sotto vari aspetti: una spilla, una installazione, incastonato nel muro d’ingresso di casa, sul tetto di casa come indicatore del vento, braccialetto… 

Lo Zeromoney si presenta come uno zero spaccato due volte con caratteristiche grafiche simili all’euro. Come se fosse il logo dell’euro “chiuso” in uno zero.

Si consiglia la sua realizzazione in metallo, possibilmente in una lega in cui siano fuse anche monete.


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