mercoledì 5 novembre 2014

Facebook è morto. Un social divenuto A-social.

Nel 2008 mi attaccai a Facebook pensando fosse lo strumento del XXI secolo che ci avrebbe portato il grande cambiamento.
Effettivamente è servito a fare rete per superare il quorum del referendum sull'acqua, è servito come campagna elettorale per far votare qualche sindaco in Italia.
Ma, rispetto alle enormi potenzialità di questo strumento, i risultati rivoluzionari, quelli di un'elevazione culturale globale li vedo deludenti.

È stato un giocattolo che è partito aggregante e poi è divenuto disgregante.
Chi ricorda la funzione delle "petizioni"? Chi ricorda quando era possibile scrollare solo lo "stato" dei nostri contatti o solo le foto scremando le migliaia di condivisioni di link?
Togliere queste funzioni è stata una sapiente manovra anti-democratica trasformando un social in asocial.

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