lunedì 31 agosto 2015

IL PATRIMONIO CULTURALE SCOMPARE?

PATRIMONIO UNO:
Una quinta imbarcazione romana trovata durante i lavori della metro a P.zza Municipio.
Non tutti sanno che le altre stanno sotto sale da qualche parte a Piscinola (così mi disse il personale della metro all'inaugurazione della stazione Municipio).

PATRIMONIO DUE:
L'opera di Michal Rovner nella stazione Municipio della metro L1 sembra che sia ancora "spenta" per guasto ai proiettori. Solo pochi fortunati hanno avuto il tempo di vederla in funzione.

PATRIMONIO TRE:
Il monumento allo scugnizzo di Marino Mazzacurati è stato da anni smontato da P.zza Vittorio Emanuele III per lavori della Linea 6.
Lo rimetteranno al suo posto quando i lavori saranno finiti.
Così dicono. Sì, ma quando?

PATRIMONIO QUATTRO:
La Fontana del Gigante sita in via Partenope non ha tutti i suoi pezzi rispetto alla versione originale realizzata da Pietro Bernini e Michelangelo Naccherino: i vari spostamenti che ha subìto da un punto all'altro della città avranno contribuito alla trafugazione da parte di qualche tombarolo dell'epoca.

PATRIMONIO CINQUE:
Sembra che l'archivio storico dell'ENEL (fondato nel 2008) si voglia trasferire fuori Napoli, fuori Campania e non ne ho ben compreso i motivi.

Solo quattro esempi per rendersi conto che a volte inventariare i Beni Culturali non basta. Occorrerebbe una tracciabilità trasparente, consultabile online e in tempo reale da chiunque. Perché è roba che ci appartiene consentirebbe di fare un po' di cassa a noi e non a depredatori, tombaroli, fanatici che adorano mostrare nel loro giardino un reperto storico.

sabato 29 agosto 2015

ANFITEATRO CAMPANO: PERCHÈ POCA AFFLUENZA?

Scarsa affluenza all'Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere.


Chiesi alla biglietteria quante presenze c'erano state a un'ora dalla chiusura: "un centinaio".
Non è questione di costo del biglietto (2,50 euro), ma credo sia una questione logistica.
Mancanza di promozione del luogo, collegamenti di trasporto pubblico con la Reggia di Caserta o altre località vicine di interesse storico-archeologico-culturale-paesaggistico.
Un patrimonio abbandonato un po' a se stesso che in Svizzera o in Francia lo spremerebbero all'osso per fare quattrini.

Eppure da tre anni c'è un bel bookshop con annessa ristorazione bio e nel museo dei Gladiatori vi sono reperti che manco il Colosseo ha.
Nei paraggi c'è un patrimonio dell'età del bronzo (il museo archeologico) che manco il MANN custodisce e una grandissima rarità: il Mitreo (ieri, 20 visite).
Ne vogliamo parlare?

martedì 25 agosto 2015

CRIMINALI DELLA CULTURA

Per favore, non scandalizziamoci di fronte alla distruzione di resti archeologici a Palmira e dintorni quando quel che si sta facendo in Italia nella massima legalità (trivellazioni, condoni, legge sul silenzio-assenso per costruire anche lì dove ci sono vincoli paesaggistici, eliminazione degli alberi nelle città, mancata messa in sicurezza delle zone a rischio frana, riforma dei Beni Culturali...) non è da meno.

Criminali dell'umanità sia gli uni che gli altri.
Imperdonabili.

sabato 22 agosto 2015

MUSEO NOVECENTO E IL SUO DESTINO

Museo Novecento.
San Martino.
Napoli.

Una chicca molto sconosciuta ai napoletani e ai turisti.
Se fossi uno dei donatori delle opere lì custodite, ritirerei la mia.


Relazione di un cittadino (me):


- All'ingresso di Castel Sant'Elmo non è evidenziata la presenza di questo museo che custodisce il meglio degli artisti campani dal 1910 al 1980.

- Fai il biglietto di 5,00 euro ma non viene detto che il biglietto vale sia per la passeggiata al castello che per il museo.

- Non è climatizzato, l'aria condizionata è guasta e immagino ciò quanto possa compromettere alcune opere.

- Puzza di scarpiera misto a fogna invade l'intero spazio.

- Le targhette didascaliche delle opere sono solo in italiano.

- Oggi un solo custode senza tesserino identificativo che faceva un po' di perlustrazione.

- Alcune targhette a terra, altre sulle stesse opere visto che si erano scollate.

- I dispenser delle schede esplicative in varie lingue non sono posizionati all'ingresso del museo ma quasi nascosti e non sono ben divisi per stanze e per lingue e le stesse schede sono mischiate tra di loro.

- L'illuminazione non valorizza le opere.

Se qualcuno conosce di persona Nicola Spinosa e Angela Tecce glielo dicesse.


LA RISPOSTA DI ANGELA TECCE:

Il mio ‘mi piace’ significa: molte cose sono vere, ma rimbocchiamoci le mani, i musei sono nostri!!!
Potrei dilungarmi in giustificazioni, purtroppo tutte inoppugnabili, per me Direttore di Castel Sant’Elmo, fino allo scorso giugno, per Mariella Utili nuovo Direttore del Polo Museale della Campania solo da marzo scorso e per la nuova direttrice di Sant’Elmo Annamaria Romano: le difficoltà amministrative in questo momento di trasformazione del nostro Ministero, le carenze di personale, di fondi e così via.
Preferisco invece rilanciare. Quanti sanno che Sant’Elmo nel 2014 è stato il museo più visitato a Napoli, dopo l’Archeologico (133267 visitatori!!!), che è giunta alla sua quinta edizione il premio per giovani artisti sotto i 35 anni, Un’opera per il castello, che assicura ogni anno la realizzazione di una nuova opera allo stato, che vi si tengono i giovedì contemporanei , incontri che hanno luogo da più di tre anni? (consultate le pagine facebook realizzate da giovani e valentissimi volontari!). Tra dicembre e febbraio scorsi si è tenuta Rewind, la mostra sugli anni ’80, grazie alla quale ora il museo è oggetto di un ampliamento con l’aumento del patrimonio esposto e nuovi ausili didattici. Cosa voglio dire? Che 900 a Napoli. Per un museo in progress titolo voluto da chi scrive e da Nicola Spinosa è la memoria storica della vita culturale della nostra città nel secolo scorso, è la traccia per capire le ragioni del presente, anche dei nuovi musei come il Madre. Quindi l’indignazione è giusta se diviene anche sostegno e impegno!!

venerdì 21 agosto 2015

UNA STRADA A NAPOLI DA DEDICARE A FRANCESCO ROSI

Una strada da dedicare a Francesco Rosi?
È difficile per la toponomastica di Napoli?

Io non so perché via Medina sia una strada "doppia" ma se ne possiamo fare a meno di uno dei due tratti, dedicherei quello che passa avanti alla Questura al maestro Rosi anche per "affinità legali" visto il suo impegno per il cinema di inchiesta.

Si può fare?

martedì 18 agosto 2015

7 DIRETTORI STRANIERI SU 20 PER I MUSEI ITALIANI?

Premesso che:

  • sono entrati attraverso un concorso a cui ha partecipato il meglio che c'era disponibile (almeno così si dice);

  • non siamo un Paese per musei perché destiniamo poche risorse rispetto ad altri internazionali;

  • c'è un bando da 640milioni in corso per la gestione privata dei musei di cui si teme corruzione per l'affidamento...;

Per me, ideologicamente, è cosa buona perché il patrimonio artistico, culturale, scientifico... è Bene Comune. Senza confini.

Del resto abbiamo ad esempio Fabiola Gianotti che è direttrice del CERN.

Io credo che i "magnifici 7" avranno breve durata perché ad esempio un tedesco è "tedesco" e non so fino a che punto riuscirebbe a resistere a certe sciatterie del sistema-MiBACT e dei ministri che si susseguiranno. Prevedo dimissioni nell'arco di pochi anni di alcuni di loro.

I saccheggi e i furti ci saranno sempre e non credo dipenda dalla nazionalità di un direttore di museo se pensiamo che un Dell'Utri si è ritrovato con "certi" libri regalatigli dallo stesso Massimo De Caro, ex direttore della libreria dei Girolamini.

Non so... mi sembra cosa né buona né cattiva.
Il malessere credo invece sia nella nuova riforma che, quella sì, è una storia italiana.

lunedì 17 agosto 2015

PERCHÈ VENGONO I TURISTI A NAPOLI?

Forse me lo chiedo solo io...

Perché ci sono tanti turisti a Napoli?
Quanto hanno influito le foto che circolano sui social?
Quanto alcune scene dedicate ai monumenti di Napoli di "Un Posto al Sole"?
Quanto alcune riprese aeree del giro d'Italia?
Perché, diciamoci la verità, questo che vediamo per le strade, è tutto turismo "spontaneo", cresciuto senza una vera programmazione annuale o biennale.

Ecco, questo farei se fossi un'istituzione preposta alla fruizione del turismo: sondaggi. Fermare i turisti per strada e chiedere perché sono qui.

giovedì 13 agosto 2015

DISTRUZIONE DELL'ITALIA... PER DECRETO

Allora, ricapitolando...


1) ll decreto Madia serve a lasciare carta bianca a chi deve cementificare e devastare il territorio, grazie allla legge sul silenzio-assenso da parte delle soprintendenze.

2) L'eliminazione del Corpo Forestale serve a non avere più rompicoglioni, "civette" che potrebbero girare le notizie di ciò che vedono agli ambientalisti che diventerebbero a loro volta rompicoglioni bloccando con manifestazioni "terroristiche" la costruzione di resort, alberghi anche in territori protetti. Ma il paesaggio non sarà più protetto? E chi se ne fotte del paesaggio.

3) I 12 inceneritori che si dovranno costruire non avrebbero motivo di esistere se persistessero gli impianti di riciclo e quindi vanno incendiati.

4) Le trivellazioni nell'Adriatico non sono che la ciliegina sulla torta perché in fondo si riprenderanno anche in Emilia Romagna, tanto i terremoti ci fanno un baffo:

5) I prossimi condoni edilizi serviranno ad incrementare i disastri tipo Liguria, Calabria e dintorni.

Ho dimenticato qualcosa?

mercoledì 12 agosto 2015

IL CILENTO, LA SUA COSTIERA E DISCOTECA CICLOPE

© Alberto Cicolella
È troppo poco che ci sia scappato solo un morto.

Perdonate la durezza, ma qui se non ci sarà una strage, se rocce, fango, frane di qualsiasi genere non provocheranno almeno una cinquantina di morti in una botta, non esisterà opinione pubblica che farà tremare le chiappe di alcun Governo per far mettere in sicurezza l'Italia sotto il profilo idro-geologico.
Perché la fatalità non esiste.
Esiste la prevenzione.


È stato costruito scelleratamente ovunque.
Quando feci la 3a elementare forse solo a me insegnarono certe cose sull'utilità degli alberi e delle loro radici.

Sono stato dopo dieci anni nel Cilento ed ho visto le colline imbrattate di cemento in ogni dove. E la popolazione non è certo aumentata in proporzione in quelle zone.
Baffi di scogliera per creare attracchi per diportisti ma che hanno fatto scomparire tratti di spiaggia sulla costa.

Chi conosce il decreto Madia approvato al Senato pochi giorni fa?
È una perversione che non farà altro che devastare ancor di più il paesaggio.
E, scusate la durezza, spero che la tragedia avverrà.
Perché forse solo allora qualche "diversamente" politico potrà mandare a cagare le lobby del cemento.