mercoledì 14 gennaio 2015

Cinema! Un viaggio lungo 120 anni...

Nel 2015 il cinema compie 120 anni e la Tandem Entertainment lo festeggia con un video di quattro minuti.
Senza il cinema forse avremmo letto più libri, avremmo mangiato più pizze, avremmo raccontato di più.
Avremmo sognato di meno.
Avremmo riso e pianto di meno.


Negli anni ’70 rubavo il quotidiano di papà per scorrere con le dita i titoli dei film che erano in programma nelle tante sale cinematografiche di Napoli. Tutti i sabato o domenica sera si andava al cinema. Erano i tempi in cui si poteva. Non si parlava di crisi economica, al massimo di austerity che a me bambino sembrava una festa per il solo fatto di poter andare in bici per le strade senza l’ombra di un’auto.

Erano i tempi in cui c’erano i film vietati ai 14 ai 16 e ai 18 anni. Chi stabiliva quale film fosse vietato a un quattordicenne o a un maggiorenne non ne avevo idea ma ricordo che per il Padrino e Romanzo popolare riuscirono ad infilarmi in sala.

Il film da vedere lo sceglievano mio fratello o mia sorella e a me andava bene lo stesso, purché mi ritrovassi in quella sala affollata per godermi la magia dello schermo.

Non leggevamo critiche e recensioni, ci fidavamo dell’intuito e quindi andavamo abbastanza a colpo sicuro. Come per Yuppidu di Celentano che spaccò il pubblico in due: quelli che apprezzarono e quelli “che schifo di film”. Noi eravamo tra quelli che colsero la genialità di certe soluzioni sceniche, visive: il falso fermo immagine col mitico ballo di Jack La Cayenne, il sogno premonitore di Celentano che in realtà non si trovava a Venezia ma si era svegliato nella casa allagata…

La carica dei 101 e gli Aristogatti furono i cartoni animati (all’epoca si diceva così) che soddisfarono il mio bisogno di giustizia verso gli animali.

Per 2001 Odissea nello spazio del grande Kubrick eravamo solo io, mio padre e mio fratello di tutta la famiglia. Ricordo che durante il film c’era tanta gente che si alzava per andarsene e noi invece, inchiodati fino alla fine sulle poltroncine per capire “dove voleva arrivare”. Non dimentico il piccolo dibattito in auto, mentre si rientrava a casa, tra mio padre e mio fratello ed io cercavo di capire ascoltandoli il senso del film. Un film che poi ho amato anni dopo comprendendone la genialità dell’autore.

Erano gli anni dei film di Alberto Sordi, Monica Vitti, Giancarlo Giannini, Vittorio Gassman, Terence Hill e Bud Spencer, gli anni di Sergio Leone, della Wertmuller e tanti altri. C’era poco cinema americano, al massimo qualche James Bond con Sean Connery.

Il cinema italiano anche se di cassetta, commerciale, era ottimo cinema. Le sale erano sempre piene e ricordo di quando ancora non era posto il divieto di fumare. Di quando la luce dal proiettore allo schermo era un cono di fumo nel buio che agli occhi di un bambino faceva sembrare anch’esso magia.

Dagli otto agli undici anni ebbi la fortuna di farmi una scorpacciata di cinema. Gli anni ’80 hanno poi rotto un po’ le scatole alle sale trasmettendo film realizzati 2-3 anni prima.
Credo che ogni individuo che abbia visto tanti film nella sua vita oggi sia una persona migliore.

Grazie cinema.
Buon compleanno cinema!

Ziomarco e la fabbrica dei sogni.