domenica 23 gennaio 2011

PHOTO POLIS, la città della fotografia...


"In Grecia, nell'era classica, la polis (città) doveva essere politicamente organizzata per il solo benessere dei cittadini. Fu il massimo momento di democrazia dell'umanità.
Photo Polis vuole creare sinergie, discussioni, promuovere attività sulla fotografia tra fotografi professionisti, foto-amatori, aspiranti fotografi che ricercano nella fotografia un filone sostenibile.
Riportare la fotografia in un contesto dal valore sociale, ludico ma utile per combattere il bombardamento di immagini inutili che invadono la rete e i media tradizionali."


E' questa l'introduzione di una pagina su Facebook che sembra promettere di voler ricercare nella fotografia un filone etico e sostenibile, in barba ai miliardi di immagini che circolano in rete e sui media cartacei.
Ma cosa si intende per sostenibilità della fotografia?
Probabilmente si vuole trovare un momento democratico dove fotografi professionisti e foto-amatori vogliano viaggiare insieme per scambio di opinioni e pareri, senza temere critiche da parte dei dilettanti per i professionisti e viceversa.
Probabilmente per sostenibilità della fotografia si intende voler sviluppare un senso critico per individuare immagini utili da quelle inutili. E' meglio un reportage di una festa tra amici dove vi sono 100 foto tutte simili con ritratti idioti o una sola foto dove vi sono tutti intorno a una torta mentre brindano?


Il problema della quantità di foto che affollano la rete non è da poco. Se le linee telefoniche non saranno aggiornate, potenziate, si potrebbe verificare il collasso da byte-inquinamento. Le nostre navigazioni web viaggeranno come se usassimo modem a 56Kb. Come 10 anni fa.
Fotografia sociale, concettuale, dove il concetto esprime un pensiero propositivo, utile per la collettività. O, semplicemente, una fotografia che faccia riflettere, che faccia viaggiare con la mente aprendo nuovi orizzonti creativi.


Non so... staremo a vedere in quale viaggio fotografico ci porterà questa nuova pagina di Facebook.

mercoledì 19 gennaio 2011

Contro Azione Culturale per i Beni Culturali in Italia: viaggio all'inverso

CONTRO AZIONE CULTURALE

Questo è un viaggio all'inverso, come tornare a casa propria, come disfare le valige per partire, come scrivere gli appunti di viaggio prima di vedere un luogo.
Contro Azione Culturale è un evento nato in rete, sul social network Facebook dove artisti affermati ed emergenti, senza essersi mai conosciuti di persona, lavorano a un progetto per manifestare il proprio dissenso sullo stato attuale dei Beni Culturali in Italia.
Il prodotto finale che vedete sopra è il catalogo dei lavori di questi 20 artisti. Non è tanto il valore delle opere a cui si puntava, ma il messaggio di esse. C'è chi ha partecipato per "giocare" con un opera, anche solo simbolica, perchè incazzato in quanto con una coscienza civile viva e chi si è impegnato creando qualcosa di valore artistico. Si tratta di artisti utili, persone che nella loro opera non badano tanto al mercato dell'arte, ma all'impegno sociale in quanto si sentono responsabili, sentono di avere un ruolo sociale per il proprio Paese.
Un viaggio all'indietro: prima il catalogo, poi la mostra, se si farà. E qualcosa già bolle in pentola.